Ricerca scientifica in Psicologia di Cure Primarie
La commissione aree di interesse e strategie di intervento raccoglie e analizza la letteratura scientifica in merito agli ambiti di intervento, alle strategie terapeutiche, alle forme di pratica collaborativa nell’ambito della psicologia di cure primarie; formula proposte per promuovere riflessioni teoriche e studi clinici.
Lo scopo è quello di tenersi aggiornati rispetto alla ricerca scientifica in Psicologia di cure primarie, così come rispetto alla rilevazione di modelli operativi e territoriali utilizzati in altre regioni o paesi esteri; così come circa gli aspetti che legano malattie fisiche e tratti psicologici, in un’ottica anche psicosomatica.
Nel corso degli ultimi decenni infatti vi sono stati alcuni cambiamenti rispetto al concetto di salute e di malattia. Infatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute deve essere intesa come un “completo stato di benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia”.
Questa idea si rifà al modello Biopsicosociale che venne proposto dallo studioso Engel nel 1977. Questo autore fu il primo a proporre un approccio che andasse oltre la semplice spiegazione medica-biologica della malattia, sostenendo che tale visione fosse riduzionista. Pertanto propose un modello multifattoriale, nel quale intendeva la salute come il risultato di sistemi interattivi (fattori psicologici, sociali, biologici, relazionali, economici, genetici, ecc..) in equilibrio dinamico tra di loro; uno squilibrio in tale relazione dinamica, pertanto, comporterebbe la possibilità di sviluppare un’alterazione dello stato di salute. Da tale proposta è derivato che tanto il punto di vista psicogenetico quanto la sola visione medica e biologica siano di per sé riduttive, perché impediscono di cogliere la complessità del concetto di salute e malattia. Oltre a questo, ne è derivato che i fattori coinvolti nello sviluppo di una malattia possono non essere né necessari né sufficienti a causare un disturbo ma possono invece piuttosto diventare “fattori predisponenti” o di “vulnerabilità”.
Viene meno così anche il concetto di “causa” stessa di una patologia, a favore piuttosto di idee come “correlazione” e “probabilità”. Allo stesso tempo, diventa anche più sfumata la separazione tra malattia medica e malattia psicologica, in quanto in ogni malattia organica potranno essere coinvolti fattori psicologici nella sua insorgenza, mantenimento, peggioramento e risoluzione o ricaduta, così come in qualunque disturbo mentale vi saranno fattori biologici o genetici in una certa misura coinvolti. Grazie al lavoro di Engel, dunque, si è potuto abbandonare progressivamente la teoria che prevedeva una separazione mente-corpo e una riacquisizione di una visione più olistica e complessa della persona.
Se si accetta e utilizza questa teoria e modello di riferimento nella pratica clinica, ne consegue che per trattare adeguatamente una persona in uno stato di malattia si debba adoperare un modello biopsicosociale, aprendo quindi alla possibilità di mettere in atto un vero e proprio lavoro d’equipe. In questo senso, dunque, il contesto di Cure Primarie può prestarsi bene a questo proposito: infatti, la collaborazione tra medico, psicologo e altri professionisti della salute come per esempio i pediatri di libera scelta, può permettere un dialogo più ampio e complesso circa gli aspetti della persona in carico, utilizzando più punti di vista diversi e, di conseguenza, permettere un intervento che sia il più possibile personalizzato e adatto ai bisogni e alle caratteristiche di quel singolo paziente. Oltre a questo, lavorando in un setting di cure primarie, si opera a un livello di potenziale prevenzione primaria o secondaria, andando a tamponare possibili aggravamenti delle condizioni di salute dei pazienti.
Per massimizzare gli effetti e l’efficacia della cura, tuttavia, è necessario tenersi costantemente aggiornati in materia di percorsi e trattamenti clinici adeguati, così come rispetto a modelli di collaborazione tra figure sanitarie che siano efficaci, sostenibili e accessibili. Per questo motivo, il gruppo di ricerca della Società Italiana di Cure Primarie si impegna nella rilevazione di articoli e pubblicazioni scientifiche evidence-based sui seguenti temi:
- Percorsi, tecniche, metodi e interventi clinici aggiornati rispetto ai migliori trattamenti da proporre nei percorsi di cura nei contesti e setting di Cure Primarie.
- Rilevazione di modelli di collaborazione medico-psicologo o di altre figure che trattano la salute mentale sia a livello territoriale e nazionale, sia modelli esteri e internazionali.
- La ricerca di studi di medicina psicosomatica che abbiano come oggetto di ricerca la correlazione tra fattori psicologici o diagnosi psichiatriche e malattie fisiche o mediche. In particolare, con un focus sul modo con cui tali fattori psicologici o diagnosi psichiatriche possono contribuire all’insorgenza, al mantenimento, al peggioramento della prognosi, alla guarigione o alla ricaduta di una patologia medica o anche psichiatrica stessa.
Lo scopo di questi temi di ricerca non è solo quello di aumentare il corpus di conoscenze circa le modalità, possibilità d’intervento e di collaborazione tra varie figure professionali in ambito di Cure Primarie, ma anche di aumentare la teoria e la comprensione dei complessi meccanismi che legano mente-corpo e possono influenzarsi vicendevolmente tanto nel mantenimento di uno stato di benessere, quanto nello sviluppo di una malattia.
Pertanto, se sei interessato a contribuire ad aumentare la mole di conoscenze del gruppo SIPCP e ad approfondire le complesse dinamiche della medicina psicosomatica e della ricerca scientifica nella Psicologia di cure primarie, puoi partecipare a questo gruppo.
Gli unici requisiti per poter partecipare al gruppo sono: essere socio della Società Italiana di Psicologia di Cure Primarie e saper leggere e tradurre dall’inglese all’italiano.
Referente: dott. Alessandro CARBOCCI (alessandro.carbocci@gmail.com)
Membri:
dott.ssa Laura Azzolina
dott.ssa Carola Bozano
dott.ssa Greta Pelosin
Engel, G.L. (1977) The Need for a New Medical Model: A Challenge for Biomedicine, Science, vol. 196 n. 4286.