Gruppi di lavoro

Attuazione sullo Psicologo di cure primarie

La Commissione Attuazione di Sipcp sulla figura dello Psicologo di cure primarie raccoglie e analizza le diverse esperienze di attuazione della psicologia delle cure primarie a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale, siano esse sotto forma di sperimentazioni cliniche che di leggi proposte o emanate.

La figura di uno Psicologo che collabora strettamente con altre figure professionali sanitarie e che interviene nei contesti di cure primarie è già presente in alcuni paesi Europei, come in Inghilterra e in Olanda. Tuttavia, sebbene in Italia vi siano stati alcuni movimenti e iniziative sia dal punto di vista politico che sociale, ancora tale figura fatica a trovare un riconoscimento istituzionale e ufficiale sul territorio nazionale. In ogni caso, nel corso degli ultimi anni non sono mancati alcuni tentativi, tra sperimentazioni regionali e decreti legislativi, di rendere reale questa figura professionale .

Una regione che ha fatto da apripista su questo tema è stato il Veneto, con il DGR n. 716 del 2014, con un progetto finanziato dalla Regione e in collaborazione con l’Università di Padova. In questo progetto si prevedeva la compresenza dello “Psicologo di Base” nell’ambito dell’organizzazione territoriale regionale a supporto dei Medici di Assistenza Primaria. Tale progetto venne poi prorogato con il DGR n. 1248 del 2015.

E’ seguita poi, nel 2018, la sperimentazione Umbra con il progetto “La Psicologia nelle cure primarie”, grazie al DGR n. 135 del 2017. Tale progetto prevedeva un modello collaborativo in cui il medico di medicina generale (Mmg) inviava allo Psicologo tutti i pazienti con sintomatologie lievi o moderate, per una valutazione ed eventuale presa in carico. Lo scopo era di intervenire tempestivamente, in maniera efficace e integrata, sull’esordio del malessere al fine di incrementare il benessere del paziente, limitando i costi sul Sistema Sanitario Nazionale (Ssn).

Successivamente, nel 2019, vi è stato il Ddl 35 conosciuto come “Decreto Calabria”, con il quale si era proposto di inserire la figura dello Psicologo di Cure Primarie nel Sistema Sanitario Nazionale. In tale Decreto era anche previsto che i Medici di medicina generale si avvalessero, in specifiche condizioni, della figura dello Psicologo.

Ancora, nel 2020, con la Legge regionale n. 21 in Puglia si è emanata “L’istituzione di Psicologia di Base e delle Cure Primarie”. La sperimentazione, in questo caso, era stata pensata su base annuale. Tuttavia, tale Legge venne poi impugnata perché avrebbe violato l’articolo 177 della Costituzione.

Si arriva quindi al disegno di Legge n. 1827 del Settembre 2020, firmato dalla Parlamentare Paola Boldrini (PD), con il titolo di: “Istituzione dello Psicologo di cure primarie” e in cui si prevede che:

Ogni ASL istituisca il servizio di psicologia di cure primarie, e che tale servizio cerchi di effettuare una “rapida presa in carico della persona, con il compito di garantire benessere psicologico di qualità”;
Lo psicologo per le cure primarie deve rispondere a diverse funzioni, come “intervenire per prevenire e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione”, organizzare “l’assistenza psicologica domiciliare” e realizzare “l’integrazione con i servizi specialistici di ambito psicologico e della salute mentale di secondo livello e con i servizi sanitari più generali”.

Nell’Agosto del 2020, inoltre, il Consiglio Regionale della Campania ha presentato la Legge Regionale n. 35 per far istituire la figura dello Psicologo di base nei servizi pubblici. Anche in questo caso il Governo ha impugnato tale proposta, ma con la sentenza n. 241 del 2021 tale mozione è stata respinta e, di fatto, la Campania è stata la prima regione a riuscire a far istituire la figura dello Psicologo di cure primarie a livello regionale. Sulla base di questo precedente, oltre anche alla bocciatura del “Bonus Psicologo” e alla crescente richiesta di assistenza psicologica da parte della popolazione generale a seguito della pandemia da COVID-19, anche altre Regioni e Ordini degli Psicologi Regionali si sono mossi in questa direzione. In particolare nella regione Lazio la parlamentare Sara Battisti (PD) ha proposto la Legge 138 del 2021, in cui sono elencate le “Norme per la sperimentazione dello Psicologo di cure primarie”, in cui lo Psicologo affianca il medico di base, in un progetto di almeno 18 mesi consecutivi. In Lombardia a Gennaio 2022 è stata accettata una proposta presentata dal Consigliere Carretta in cui si propone di introdurre la figura dello psicologo di base, con una sperimentazione iniziale all’interno delle case di Comunità. Altre regioni e Ordini che si stanno muovendo in questi sensi sono ancora l’Emilia-Romagna, la Liguria, la Toscana, il Piemonte, il Molise e la Basilicata.

Ad oggi, dunque, pur non essendoci una Legge nazionale che abbia istituito di fatto questa figura, sono stati fatti passi avanti e ci sono alcune realtà a livello regionale. Tuttavia, vi sono rapidi cambiamenti anche da un punto di vista normativo, politico e legislativo su questi temi.

Il gruppo di lavoro di Attuazione sullo Psicologo di cure primarie, pertanto, ha come obiettivo quello di tenersi aggiornato circa gli aspetti politico-legislativi inerenti al tema di Psicologia di cure primarie. Se sei interessato a questo tema puoi partecipare al gruppo. L’unico requisito richiesto per poter partecipare è essere associati alla Sipcp.

Attualmente, il gruppo è composto dai seguenti partecipanti:

Referente: dott.ssa Ilaria COTTU (psico.ilariacottu@gmail.com)

Membri:

dott.ssa Viviana Beninati Sicilia
dott.ssa Maria Maddalena Freddi Toscana
dott.ssa Maria Teresa Marcone Piemonte
dott. Lorenzo Scaglietti Emilia-Romagna
dott.ssa Laura Raffaella Villata Piemonte