Formazione nella Psicologia delle Cure Primarie
La commissione di formazione in Psicologia di cure primarie di Sipcp raccoglie e analizza le diverse proposte formative nell’ambito della
psicologia di cure primarie e formula proposte circa gli standard formativi auspicabili.
Nasce con lo scopo di garantire agli associati supervisioni e materiali per la formazione continua in ambito di Cure Primarie, sia sviluppando corsi riservati agli associati, sia rilevando nel territorio occasioni di formazione di qualità a tema Cure Primarie. Ciò è motivato dal fatto che il lavoro dello Psicologo di cure primarie prevede che vi sia una collaborazione sinergica con i medici di famiglia e in generale con altri professionisti della salute medica e mentale presenti sul territorio nazionale. Pertanto è fondamentale poter usufruire di formazione e training ad ampio spettro e respiro, seppur misurati e specifici agli obiettivi ed ai compiti specifici dello Psicologo di Cure Primarie.
Tuttavia, proprio perché in Italia la figura dello Psicologo di Cure Primarie e dei suoi relativi compiti non è stata ancora definita e regolamentata a livello nazionale dalla Legislazione, allo stesso modo sembra non essere ancora chiara, univoca e definitiva il tipo di formazione che uno Psicologo di Cure Primarie dovrebbe avere. Mancando questa regolamentazione a livello nazionale, ogni Regione ha organizzato e definito in modo autonomo il ruolo, i compiti e le competenze che lo Psicologo di Cure Primarie dovrebbe avere. Inoltre, alcune Regioni, nel descrivere questa figura professionale, hanno utilizzato in maniera interscambiabile anche i termini “Psicologo di Cure Primarie” e “Psicologo di base”, quando in realtà sono due figure professionali diverse.
Un primo passo importante nel nostro paese sarebbe quello di avere riconosciuta a livello nazionale questa figura professionale; come si debba inserire in ambito clinico e quali sono i suoi incarichi. A tal proposito, il DDL. 1827 promosso dalla Vicepresidente della Commissione Sanità Paola Boldrini chiamato “Istituzione dello Psicologo di cure primarie” cerca proprio di rispondere a questi quesiti così come vengono descritti i servizi erogati, le aree di intervento e il fine, tralasciando però di fatto quale debba essere o chi si occuperà della formazione dello Psicologo delle Cure Primarie. Avere una definizione precisa, condivisa e nazionale sullo Psicologo di Cure Primarie, dunque, aiuterebbe a comprendere anche meglio quali sarebbero i temi da promuovere per la formazione.
Allo stato attuale, infatti, la formazione dei professionisti che desiderano lavorare nell’ambito delle cure primarie è affidata a corsi e master a pagamento, con costi, modalità, tempi e durata differenti. Inoltre, ciascun corso, promosso magari da enti o regioni differenti, sebbene possa avere similitudini con un altro, ha anche punti di divergenza, anche solo per l’accento su specifici temi e argomenti piuttosto che altri.
Per arrivare a sviluppare training adeguati per la formazione in Psicologia di cure primarie, tuttavia, occorre in primis definire il modello teorico e la cornice di riferimento entro cui sviluppare qualunque tipo di pensiero, ricerca e intervento. Questo modello teorico, sia in Italia che a livello internazionale, sembra ormai essersi consolidato intorno a quello Biopsicosociale di Engel (1977), il quale prevede che la salute e la malattia siano stati di equilibrio-squilibrio nella relazione dinamica tra molteplici fattori (psicologici, organici, genetici, sociali, economici, ecc…). Alla luce di questo, dunque, è necessario che nei vari training rivolti agli psicologi di cure primarie siano inclusi insegnamenti sui rudimenti della salute e della malattia, sia a livello biologico o fisico (come anatomia e patologia umana) che a livello psicologico (come le dinamiche relazionali possono influenzare le capacità di coping e quindi a una maggior esposizione al rischio di patologia). Altri argomenti fondamentali su cui dovrebbero essere formati gli psicologi di cure primarie sono i fattori socioculturali ed economici che possono influenzare la concezione e la percezione dello stato di salute e malattia (come l’etnia, genere e religione). Inoltre, deve avere conoscenze delle politiche sanitarie e dei sistemi organizzativi nazionali e internazionali, compresa la rete dei servizi presenti sul territorio per poter indirizzare in maniera adeguata il paziente e programmando gli invii al servizio o allo specialista più idonei. Lo psicologo di cure primarie infatti, lavorando in un contesto sanitario di primo livello, dovrà essere in grado di effettuare un assessment che prenda in considerazione, in modo adeguato, la storia di vita e personale del paziente, in particolar modo quella recente, e altre componenti più sociali o relazionali del paziente; in modo tale da avere un quadro dettagliato e personalizzato della persona sia nei suoi aspetti di sofferenza, sia in quelli delle risorse che possono facilitare il processo e percorso di cura. Un’altra conoscenza fondamentale è quella delle principali patologie che più di frequente si riscontrano nei contesti di cure primarie e le competenze per poterle rilevare e valutare mediante appositi strumenti diagnostici. Inoltre, lo psicologo di cure primarie dovrebbe essere in grado di organizzare e gestire l’assistenza psicologica primaria e il lavoro con professionisti diversi. Per questa pluralità di competenze, si potrebbe ritenere necessario anche un tirocinio formativo, al fine di consolidare le conosocenze acquisite.
Quello che ci si auspica è che col progredire delle norme e proposte Legislative a tema Psicologia di Cure Primarie venga uniformata e dettagliata la definizione di questa figura professionale e del relativo training.
Se sei interessato a partecipare al gruppo di lavoro Formazione in Psicologia di cure primarie puoi farlo contattando direttamente il Direttivo o il responsabile del gruppo di lavoro. L’unico requisito necessario è quello di essere un associato Sipcp.
Referente: dott.ssa Valentina BASIGLIO (valentina.basiglio@gmail.com)
Membri:
dott. Michele Erdelyi Piemonte
dott.ssa Cristiana Pinta Piemonte
Engel, G.L. (1977) The Need for a New Medical Model: A Challenge for Biomedicine, Science, vol. 196 n. 4286.